Impossible emulsion!

14 Ott

Eccovi il tutorial sull’emulsion lift pubblicato sulla rivista TWTGE – The home issue.

Visto che il titolo del numero è THE HOME ISSUE, voglio proporvi una tecnica di manipolazione da fare in casa, proprio con le nostre amate pellicole istantanee. Sto parlando dell’emulsion lift, ovvero il trasferimento di una foto sulla carta. Questa tecnica è facilmente realizzabile con le pellicole dell’Impossible Project, sembrano fatte apposta per questo! Inoltre, nello shop online dell’Impossible Project potete trovare degli utilissimi kit per la manipolazione e delle bellissime carte da poter utilizzare per i vostri lavori.

Tutto quello che vi serve è:

  • Una foto fatta con pellicole Impossible Project
  • Due bacinelle con acqua calda e fredda
  • forbici
  • Un pennello morbido
  • Un foglio di carta per acquerelli

Io in questo caso ho usato una foto fatta con le PX70 Color Shade. E ora, rilassiamoci e cominciamo. Continua a leggere

TWTGE the home issue

11 Ott

Sono stra-felice di condividere con voi la soddisfazione di vedere per la seconda volta il mio nome sulla rivista online di TWTGE! Questo numero si chiama The home isuue ed è dedicato alla casa. Io ho partecipato con un tutorial casalingo sull’emulsion lift con pellicole Impossible! A breve, pubblicherò qui la versione del tutorial in italiano!

Voglio ringraziare Luca Tommaso Cordoni di TWTGE per avermi proposto questa collaborazione! Grazie ancora.

Libri sulla lomografia e mani bucate

28 Set

Oggi non voglio parlarvi di macchine o pellicole, nè di esperimenti o tutorial. Oggi parliamo di libri. In questo ultimo periodo mi sto interessando particolarmente a quelli dedicati alla lomografia. Non sono molti, purtroppo, ma decisamente interessanti e pieni di spunti. Non me ne voglia nessuno, ma sul mio comodino oltre al manualone del maestro Feininger ho fatto posto anche ad altri due libri che leggo e sfoglio con altrettanto coinvolgimento. Sono: Plastic Camera. Toying with creativity di M. Bates e Click! di K. Meredith.

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Delirium tremens con Diana instant back!

21 Set

Oramai credo che sia chiara a tutti la mia passione per le foto psichedeliche. Così l’altra sera, per provare il mio ultimo acquisto dell’estate, ovvero la Diana F+ e l’instant back, ho fatto alcune foto ai miei amici che si prestavano decisamente alla situazione piuttosto surreale in cui ci trovavamo: un concerto di fine estate sponsorizzato dal Campari. Potete tutti immaginare come sia andata a finire.

Della Diana F+ ne parlerò prossimamente dedicandole interamente un post; oggi voglio parlarvi invece dell’instant back che mi aveva incuriosito parecchio vista la mia passione per la fotografia istantanea unita a quella per la lomografia. Ebbene, devo dire una cosa: mi ci sono divertita parecchio, e non solo a causa del Campari! Il punto è che questo dorso combina perfettamente il piacere di fare e di vedere immediatamente il risultato di una doppia esposizione, specialmente se fatta con il falsh colorato. L’unica nota negativa è l’errore di parallasse, con cui bisogna prendere un po’ la mano; ma andiamo con ordine.

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Buon compleanno, Holga my dear!

17 Set

EVVIVA! [parte musica, trenino, e trombette] Ebbene sì, è già passato un anno dal primo post di Holga my dear e io non me ne sono neanche accorta. Le premesse forse non erano le migliori (non per essere superstiziosi, ma tutto è cominciato di venerdì 17 … ) e invece sono successe davvero tante cose nell’arco di questi 365 giorni! Per questo bisogna festeggiare! Let’s celebrateeeeee!

PX70 Color Shade - muffin fatti da me

[Si odono coretti: “di-scor-so! di-scor-so! di-scor-so! di-scor-so!”] Ahem … colgo l’occasione di questo allegro compleanno per ringraziare tutti voi che seguite con tantissimo affetto Holga my dear, con commenti e visite. Grazie di cuore, senza di voi tutto questo non avrebbe senso [scende lacrimuccia] … *sniff* … massì, diamoci alla pazza gioiaaaaaa! CELEBRATION! [riparte trenino].

Se poi vi scappa, tra un augurio e l’altro, mettete un bel “mi piace” sulla pagina di Facebook!

STAY TUNED,

Silvia

ps: per chiunque se lo stesse chiedendo: sì, i muffin li ho fatti appositamente per il compleanno del blog e no, niente è andato a fuoco.

Redscale, una tecnica da scoprire!

8 Set

L’estate sta finendo, il caldo se ne va … come non celebrare la fine di questa magnifica stagione con la tecnica che più si adatta ai suoi colori, alla sua luce e alle alte temperature? Sto parlando della tecnica del redscale!

Questa tecnica consiste nell’esporre sul retro dell’emulsione una normale pellicola negativa che, una volta rigirata, darà un particolare effetto di rossi intensi e suggestivi (da qui, “redscale“).

Le pellicole redscale sono facili da realizzare. Basta prendere il contenitore di un vecchio rullino vuoto e agganciare al contrario la pellicola nuova, riavvolgendocela dentro. Questa operazione è da fare al buio, ovviamente. Per chiarirvi le idee, leggete questo tutorial in italiano che ho trovato su flickr. Se invece pensate di non avere dimistechezza con il fai-da-te, esistono quelle belle e pronte targate Lomography e Rollei.

Il mio unico tentativo di redscale fatto in casa si è rivelato un fallimento perchè la mia estrema furbizia mi ha suggerito di montare la pellicola sulla pinhole di cartone. Ovviamente è stato un disastro: la pellicola non era ben tirata, dato che la pinhole è quello che è – poverina, non è colpa sua. Per onestà, vi faccio vedere ugualmente i risultati, ma sappiate che me ne vergogno un po’. Vabè … eccoli, non ridete:

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Lubitel: solo per veri amatori

24 Ago

So bene che la Lubitel non può essere considerata una toycamera a tutti gli effetti, ma ci sono alcune caratteristiche che la fanno entrare di diritto nel mondo della lomografia.

Lubitel 166 Universal

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Scanner per negativi: che fare?

16 Ago

Mi è stato più volte chiesto di scrivere un post sugli scanner per pellicola, per cui spero di non deludere le vostre aspettative. Ora, io non ho tutti gli scanner (ci mancherebbe, voglio dire … ) per poter fare una recensione tecnica dettagliata e confrontare i vari modelli, i megabyte, i pixel, i dpi, ecc … ma posso parlare solamente per quella che è la mia esperienza. Da due anni possiedo il Canoscan 8800F della Canon. Come tutti i lomografi alle prime armi, ho cominciato a farmi due conti in tasca quando portavo a sviluppare e stampare le foto in laboratorio. Ogni volta se ne andavano tra i 10 e i 15 euro a rullino, e non avevo ancora nessun risultato soddisfacente. Mi sembrava di  buttare i soldi e, così facendo, avrei sicuramente abbandonato la fotografia analogica. Però poi mi sono chiesta: ci sarà una soluzione migliore? Cercando un po’ su internet, sono arrivata alla conclusione che uno scanner avrebbe sicuramente fatto al caso mio. Sì, ma quale?

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Buon Ferragosto!

14 Ago

Holga my Dear augura a tutti voi un buon ferragosto!

Tramite Flickr:
Lomo LC-A – Lomography redscale XR @ 50 ISO

Holga split image filter, ovvero: come rendere psichedeliche le vostre foto

27 Lug

Sto ancora smaltendo i regali di Natale, pensate! Le cose son due: ho ricevuto troppe cose o non ho mai tempo di provarle … mi sa la seconda, porca paletta. Comunque, a Natale, mi è stato regalato il set di filtri per divertirmi con la mia adorata Holga. Ci sono quelli colorati, quelli bicolore, quelli fumè ma soprattutto i filtri split image. Cosa sono? E’ presto detto: sono 3 pezzi in plastica da mettere davanti l’obiettivo con l’apposito supporto, che modificano l’immagine spezzettandola e mischiandola, dando un effetto che io chiamerei “psichedelìa, tutte le teste ti porti via“.

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