Tag Archives: diana mini

La Diana Mini e le stampe in formato quadrato

11 Apr

Possiedo la Diana Mini da qualche anno ormai e, come molti di voi sapranno, è stata la mia primissima toycamera in assoluto ed è proprio grazie a lei che è cominciato tutto. Tuttavia, non è di questo che voglio parlare in questo post. Molto spesso – e vi ringrazio tanto per tutto questo affetto e fiducia! – alcuni di voi mi scrivono e mi fanno domande inerenti alla Diana Mini. Più di una volta mi è stato chiesto, specialmente da chi si è trovato a decidere se la Mini potesse diventare o meno la propria compagna di avventure: come vengono le stampe?

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Tutorial: mini softbox per il Flash+

14 Mag

Se pensate che a volte il flash della vostra Diana spari un po’ troppa luce, sovraesponendo i soggetti vicini facendoli diventare completamente bianchi, forse quello che sto per illustrarvi fa al caso vostro.

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Confronti: Diana o Holga?

16 Feb

A grande richiesta (di chi?, non saprei) eccovi un’altra spumeggiante puntata di Confronti.

[parte la sigla]

Quest’oggi, vediamo le differenze (se ce ne sono) tra la Holga e la Diana, due macchine che si contendono lo scettro di regina della lomografia. Come sapete, lo scopo di questa rubrica è quello di cercare di aiutare un aspirante giovinotto che, piuttosto confuso, si accinge ad entrare nel mondo delle plastic lens. Ora, questo non toglie che poi si finisce per averle entrambe (conosco i miei polli) – (io sono un pollo, per dire).

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Redscale, una tecnica da scoprire!

8 Set

L’estate sta finendo, il caldo se ne va … come non celebrare la fine di questa magnifica stagione con la tecnica che più si adatta ai suoi colori, alla sua luce e alle alte temperature? Sto parlando della tecnica del redscale!

Questa tecnica consiste nell’esporre sul retro dell’emulsione una normale pellicola negativa che, una volta rigirata, darà un particolare effetto di rossi intensi e suggestivi (da qui, “redscale“).

Le pellicole redscale sono facili da realizzare. Basta prendere il contenitore di un vecchio rullino vuoto e agganciare al contrario la pellicola nuova, riavvolgendocela dentro. Questa operazione è da fare al buio, ovviamente. Per chiarirvi le idee, leggete questo tutorial in italiano che ho trovato su flickr. Se invece pensate di non avere dimistechezza con il fai-da-te, esistono quelle belle e pronte targate Lomography e Rollei.

Il mio unico tentativo di redscale fatto in casa si è rivelato un fallimento perchè la mia estrema furbizia mi ha suggerito di montare la pellicola sulla pinhole di cartone. Ovviamente è stato un disastro: la pellicola non era ben tirata, dato che la pinhole è quello che è – poverina, non è colpa sua. Per onestà, vi faccio vedere ugualmente i risultati, ma sappiate che me ne vergogno un po’. Vabè … eccoli, non ridete:

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E se la Mini non ha il fisheye?

12 Lug

Glielo facciamo noi! In che modo? Semplice, se avete il fisheye della Holga 120, basta adattarlo all’obiettivo della Mini. Io ho seguito il video di questo simpatico signore, Kai:

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Confronti: Diana mini o La Sardina?

29 Giu

L’altro giorno mi è stato chiesto questo confronto e mi sono subito messa all’opera. Effettivamente si tratta di confrontare due macchine che possono diventare la scelta del principiante lomografo. Dunque, cosa scegliere tra Diana mini e La Sardina?

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Arrr, corpo di mille balene! La nuova toy di Lomography: La Sardina

17 Giu

E’ appena uscita la nuova toycamera della Lomography: si chiama “La Sardina” e si presenta con un look un po’ vintage e un po’ peschereccio in quattro colorate varianti: El Capitán, Fischer’s Fritze, Sea Pride e Marathon.

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Confronti: Diana+ o Diana Mini?

6 Giu

Oggi voglio inaugurare una nuova categoria di questo blog che si chiamerà “confronti”. Ho notato che spesso nei motori di ricerca viene digitato: “diana o diana mini”; “diana o holga”; “holga 120 o holga 135” e così via. Per cui ho deciso di mettere a confronto alcune macchine piuttosto popolari, facendo emergere le differenze più importanti e sperando di essere utile a chiunque sia indeciso.

La prima puntata di questa nuova serie si intitola: Diana+ o Diana mini?

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Uno splitzer per miss Holga, please!

12 Mag

Durante le feste di Natale (sembra passato un secolo, accidenti) mi sono fatta prendere la fantasia di provare costruirmi lo splitzer per la Holga, ispirata dalla lettura di un tutorial trovato in rete.

Come ho spiegato su Frankenphotography, dove è stato già pubblicato questo tutorial, lo splitzer non è un aperitivo, ma uno strumento  molto simpatico per fare le multiple esposizioni. In pratica, serve a coprire una parte o una metà della lente e scattare più volte impressionando parti diverse della pellicola, a seconda della posizione dello splitzer.

Lo splitzer è prodotto dalla Lomography per la Diana+ e per la LC-A+. La povera Holga devono essersela dimenticata, per cui ho subito rimediato per non farla sentire da meno!

Tutto quello che occorre è:

  • un cartoncino non troppo spesso
  • un taglierino
  • una squadra o un righello
  • un compasso
  • scotch isolante nero q.b.

Procediamo.

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C’è amore nell’aria: San Valentino lomografico

27 Gen

Si avvicina San Valentino: come non prendere la palla al balzo e far uscire una nuova versione della Diana Mini e della sua sorellona, la Diana F+? Detto, fatto: è uscita la Diana Mini “Love is in the air” e la Diana F+ “Take my heart”, per tutti i lomografi innamorati. Baci, baci, tanti baci.

Le due nuove versioni sono vendute entrambe con il Flash coordinato. La Diana F+ costa 89 euro e la Mini, invece, 99. Per chiunque si fosse stufato di regalare cioccolatini …

Viste le precedenti versioni, direi che il target a cui si rivolge la Diana Mini è decisamente il pubblico femminile; sarà forse  per le dimensioni? A quanto pare l’idea di “piccolo” si coniuga perfettamente con l’animo del “gentil sesso”, o almeno così la pensano i produttori. In fondo, non è la prima volta che accade una cosa del genere: dal 1972 al 1982 è stata prodotta la Nikon EM, la reflex più piccola ed economica della casa giapponese. Proprio per le sue dimensioni, la macchina è stata ribattezzata “reflex for girls”, “reflex per signorine”.

(detto tra noi, io per una bella Polaroid 600SE, grande, pesantissima e ingombrante, un po’ di muscoli in palestra me li farei).

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