Un altro post per i miei “viaggi in Lo-Fi“, anche se parlare di Vienna e dei sei mesi passati là, è davvero difficile. Non è stata, per me, una decisione presa a cuor leggero e riesco a realizzare solo un poco alla volta. Non sono notoriamente una donna impavida e Vienna è stata, in assoluto, la scelta più coraggiosa che io abbia mai fatto. Ci sono stati momenti duri, di grande nostalgia. Al di là del lavoro, ciò che porterò per sempre dentro sono le persone: Lisa, Carolina, Claudia, Mariana e Denise sono state la mia famiglia, per quei mesi. Sono cambiata profondamente e certamente arricchita da questa esperienza, ma avevo bisogno di un po’ di tempo per poterne scrivere con il sufficiente distacco. Anche se, rileggendo queste poche righe, già vedo la deriva sentimentalista che prende piede.
Moin Moin, Hamburg!
1 AprInauguro oggi la rubrica “viaggi in Lo-Fi” in cui ho aggiunto anche gli altri miei vecchi progetti come quello di Praga, Copenhagen e Berlino. Questa volta voglio portarvi ad Amburgo, una meta abbastanza insolita che sicuramente non vi farà mancare le atmosfere underground e indipendenti di altre capitali europee.
Sono stata ad Amburgo in un weekend di fine gennaio, quando il gelo, la neve e – soprattutto – la pioggia erano ancora una realtà. Mi piace molto viaggiare in inverno, nonostante il freddo e le poche ore di luce, per riuscire ad avere un giudizio quanto più possibile oggettivo sulle città che mi capita di visitare. Come dire, con il sole sarebbe tutto troppo facile (…)!
4SEASONS – a disposable camera project: la mia primavera
10 LugPretty in Mad è una vera e propria miniera di idee e creatività e quando mi ha chiesto se avevo voglia di partecipare al progetto 4SEASONS non ho potuto fare a meno di sentirmi onorata – prima di tutto – e coinvolta in questa sua voglia di fare pazzesca! Adoro le persone che si divertono quanto me con la fotografia!
Una primavera a Berlino
10 GiuVi ricordate quest’inverno, quando vi ho parlato dell’aereoporto di Tempelhof, con la bufera di neve? Ci sono tornata, all’inizio di Maggio, in una bellissima domenica di sole con la mia LC-Wide e la Agfa Clack e ho scoperto tutt’un altro posto.
una Horizon 202 al Karneval der Kulturen
28 MagQui a Berlino ci sono diverse feste di carnevale durante l’anno, alla faccia di chi dice che i tedeschi sono gente fredda. C’è sempre un’occasione per mascherarsi, camuffarsi, ridere di se stessi e degli altri. A me questa cosa piace molto, specialmente se viene fatta quando c’è il sole e il caldo, come è successa circa una settimana fa, al Carnevale delle Culture (Karneval der Kulturen).
È noto a tutti quanto Berlino sia una città multiculturale e quanto questa sia una caratteristica di cui andare orgogliosi. Tale multiculturalità viene festeggiata a maggio ogni anno, con una grande parata di carri colorati, dove sfilano le comunità presenti nella città. C’è anche una fiera lungo le strade, piena di bancarelle in cui assaggiare cucine differenti da quella berlinese (che consiste in Currywurst e Kartoffeln, per riassumerla in una battuta) e di musicisti che si mettono alla prova, come la talentuosa “ladyboy” che suonava la batteria davanti al manifesto della Dreamhouse di Barbie.
Non mi sono voluta perdere la possibilità di documentare questa giornata di festa così particolare, ovviamente. Ho pensato che la Horizon 202 avrebbe fatto il suo dovere con il suo formato panoramico e una Agfa CT Precisa 100 da crossare in sviluppo. Devo dire che la scelta è stata particolarmente azzeccata, voi che dite?
E mentre parte un trenino sulle note di *Braaaaaaziiiiil*, eccovi le foto (si ingrandiscono se ci cliccate sopra):
Beelitz Heilstätte
15 AprQuesta serie è capitata veramente per caso. «Andiamo a fare delle pola, ti va?», ho detto. Dopo poco eravamo sul treno per Beelitz Heilstädtte, una località appena fuori Berlino, sede di un sanatorio – tedesco prima e sovietico poi – ormai abbandonato da anni. La storia è abbastanza famosa e, se non la conoscete, leggetevi questa pagina su Abandoned Berlin in proposito. Tra i pazienti illustri di questo ospedale, un Hitler zoppo nel 1916 e un Honecker messo piuttosto male nel 1990, anno in cui ha definitivamente chiuso l’intero complesso.
Nello zaino avevo: la Polaroid Land Camera 320, un pacco di peel-apart Chocolate scadute nel 2009 che non speravo nemmeno funzionassero e la Polaroid SX-70 con le Impossible Silver Shade PX600 UV+ Black Frame (con aggiunta di filtro ND).
Tutto qui, non ho molto altro da aggiungere. Vorrei dire che è un posto davvero inquietante e spettrale, ma il gruppo di turisti con la guida tedesca che ho cercato di seminare per tutto il tempo mi hanno rovinato la festa. By the way, spero di incuriosirvi almeno un po’ con queste pola, che pubblico così, con i loro difetti.
zu Fuß durch Berlin – pt.V
27 MarContinuo con la serie zu Fuß durch Berlin, se di “serie” si può parlare. Progetto? Forse. Più semplicemente, si tratta di una raccolta di foto scattate per le strade di Berlino. Eccovene altre, alcune già pubblicate in un post precedente: