Split filter per Diana? Mmm … forse no.

1 Mar

Ultimamente sto facendo un po’ di porcate, sperimento delle cose che non mi vengono per niente bene. Pazienza, ci sta. Ovviamente non vi risparmio nulla e vi mostro ugualmente i miei risultati. Sono sicura che siete tutti contenti, vero?

Oggi infatti voglio raccontarvi cosa è venuto fuori dall’unione tra l’image split filter della Holga con le lenti della Diana. In parole povere, non ho fatto altro che poggiare il filtrino della Holga sull’obiettivo della Diana, in questo modo:

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Analogue Daydreams – The art of Holga photography by Jim Elson

28 Feb

Ho già condiviso sulla pagina di facebook questo bellissimo documentario sulla Holga girato a Berlino ma ci tenevo a pubblicarlo anche qui.

Godetevelo.

LomoKino: alcune digressioni e impressioni

21 Feb

Finalmente eccomi qui a parlarvi del nuovo arrivo: la Lomokino. Chi mi segue su Facebook sa che a natale ho trovato sotto l’albero l’ultima uscita della Lomography, di cui avevo già parlato. Vi avevo anche promesso che avrei fatto una review con le mie impressioni di utilizzo. Lo so che è quasi Pasqua, spero perdonerete l’enorme ritardo e preparatevi perchè sarà un post lunghetto ma, spero, succoso.

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Confronti: Diana o Holga?

16 Feb

A grande richiesta (di chi?, non saprei) eccovi un’altra spumeggiante puntata di Confronti.

[parte la sigla]

Quest’oggi, vediamo le differenze (se ce ne sono) tra la Holga e la Diana, due macchine che si contendono lo scettro di regina della lomografia. Come sapete, lo scopo di questa rubrica è quello di cercare di aiutare un aspirante giovinotto che, piuttosto confuso, si accinge ad entrare nel mondo delle plastic lens. Ora, questo non toglie che poi si finisce per averle entrambe (conosco i miei polli) – (io sono un pollo, per dire).

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Nuova Holga 135 PAN!

1 Feb

Qualche mese fa ha fatto il suo debutto la Holga 120 PAN, una meraviglia di plastica per scattare panorami in formato 6×12. Come preannuciato dalla Holga Direct, è uscita anche la versione 135.

Ladies and gentlemen, here you are, miss Holga 135 PAN!

Holga 135 PAN

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Lasciatemi gongolare #2: la mia intervista su Frühling design!

27 Gen

Mi sono già gongolata, ma voglio farlo anche stavolta perché mi è stata chiesta un’intervista da un blog che adoro, cioè: Frühling design! Sì, io sono una fruhllina!

Rispondere alle domande è stato molto divertente e sono onorata di tanta attenzione nei miei confronti. Non solo, ma vedere poi l’intervista realizzata con la colonna sonora di una canzone a cui sono molto affezionata, mi ha fatto davvero piacere!

Qui trovate la mia intervista, spero vi piaccia tanto quanto è piaciuta a me!

Holgarama, prima prova: meh.

24 Gen

Vi ricordate tempo fa vi parlai degli “Holgarama“? Si tratta di una tecnica per fare dei panorami con una macchina non panoramica come la Holga – come suggerisce il nome – scattando in sequenza e sovrapponendo i fotogrammi in maniera regolare. Bene, vi avevo anche detto che avrei provato e che vi avrei raccontato l’esperienza.

Ho seguito il procedimento che avevo descritto precedentemente, cioè: ho tolto la mascherina dalla macchina, ho montato il mio rullo Fomapan 200 e ho messo il contapose su 16. Mi sono portata dietro il cavalletto, in modo da fare dei panorami dritti e precisi. Mi sono inoltre ricordata di scattare sempre da sinistra verso destra e ho fatto avanzare la pellicola seguendo i numeretti sul contapose. Tutto liscio come l’olio, ma quando ho tirato fuori la pellicola dalla tank, la prima reazione è stata: “meh“. Questi sono i risultati (cliccate sulle foto per vederle meglio!):

Castel Sant'Angelo - Fomapan 200 - R09 1+50

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La mia prima polaroid: Land Camera Automatic 320

16 Gen

Eccola qui:

E’ la mia primissima Polaroid. Il mio amore per la fotografia istantanea è cominciato proprio così: serate intere passate a cercare di capire come cavolo potevo fare questa cosa qui:

Per poi scoprire di poter fare anche quest’altra cosa qui:

Alla fine l’ho capito. L’unica risposta alle mie domande era: folding pack. Continua a leggere

PRAGUE IN LOW-FI _ pt.3

5 Gen

Ci siamo, eccovi la terza e ultima parte del progetto PRAGUE IN LOW-FI! Nella prima parte vi ho presentato il progetto e le foto sul Ponte Carlo e all’isola di Kampa; nella seconda parte è stato il turno del quartiere ebraico e del Castello. Questa volta tocca alle foto fatte nella piazza della Città Vecchia, dove si trova la Torre dell’orologio. Durante i weekend, c’è un tipo strano con la tromba che annuncia l’ora e poi un bellissimo meccanismo si aziona, facendo passare i dodici apostoli mentre la Morte suona la sua campanella. Fantastico, da vedere! Potrei linkarvi uno dei tanti video da youtube, ma non renderebbe …

La piazza, durante il periodo natalizio, si anima con i mercatini: prodotti artigianali e tante cose buone da mangiare! Ricordo ancora il sapore del vino caldo che dà un po’ alla testa e il tipico dolcetto Trdlo, dal nome impronunciabile, che ho divorato avidamente più e più volte. Senza contare la birra, buonissima ed economica. Cosa si può volere di più? Solo una culata per terra, ma questa è un’altra storia.

Bene, la smetto di tediarvi con questa sviolinata sulle bellezze di Praga, in fondo non lavoro mica per la pro-loco; lascio parlare queste mie foto, spero che rendano almeno un pochino le cose che vi ho descritto.

insegna con il Trdlo gigante (mattina presto) – Polaroid SX-70 / Polaroid TZ Artistic

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PRAGUE IN LOW-FI _ pt.2

29 Dic

Eccoci alla seconda parte di PRAGUE IN LOW-FI! Come vi dicevo nel post precedente, si tratta del mio primo progetto fotografico, interamente scattato, sviluppato e stampato da me in camera oscura (con il preziosissimo aiuto di Alessandro, senza il quale non avrei potuto fare nulla).

Oggi è il turno delle foto del castello e del quartiere ebraico. Al cimitero non si potevano fare foto, ma zitta zitta ho fatto comunque qualche scatto. Lo so, sono una persona orribile, ma quelle lapidi, il cielo grigio e la neve non le potevo lasciare là così. Tra l’altro, l’otturatore della Holga fa pochissimo rumore, se vi interessa la fotografia di spionaggio, fa al caso vostro. La Lubitel un po’ meno, perchè è più macchinosa, ma ci sono comunque riuscita! Lo so, sono una persona orribile. Vediamo queste foto, stavolta sono parecchie …

Cattedrale di San Vito – Lubitel 166 U / Fomapan 400 / R09 1+50

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