Ho creato pochi giorni fa questo video con la Lomokino, utilizzando come al solito le lenti macro della Holga (6cm) e una pellicola Fuji Superia 800 scaduta nel 2010. Non sono particolarmente soddisfatta, vorrei riprovare in futuro e approfondire questo concetto. Nel frattempo, questo è quello che è venuto, spero vi piaccia comunque.
Holga my dear & StenopeiKa
8 MagNon potrei essere più felice, cari amici. Sì, perché per me è davvero un piacere e una grandissima soddisfazione annunciarvi la mia collaborazione con StenopeiKa!
La settimana scorsa mi è arrivata una email in cui Samuele Piccoli, la mente e le mani di StenopeiKa, si presentava e mi proponeva una mia partecipazione al progetto. Credo sia inutile dirvi con quanto entusiasmo ho risposto. Il motivo della mia contentezza sta nel fatto che seguo il lavoro di Samuele da molto tempo e ho sempre voluto fortemente giocare con almeno uno dei suoi capolavori artigianali. Sul sito ci sono diversi tipi di macchine stenopeiche in legno che Samuele ha ideato e costruito, dal piccolo al grande formato, passando per la stereo 135, la 120 anamorfa (!!) fino a “PrototiPO“, il banco ottico low-cost costruito con la collaborazione di Alan Marcheselli per il nuovo Impossible Partner Store di Maranello!
Trovo che l’attività di Samuele sia molto interessante per diversi motivi. Prima di tutto, il fatto di avere a che fare con la fotografia stenopeica, per la quale – come avete avuto modo di capire dai miei ultimi post – ho un debole anche se non con risultati sempre eccellenti (…). In secondo luogo, è un prodotto completamente ideato e prodotto in Italia, a Pistoia (ah, la natia terra!). Ma c’è un aspetto in particolare, per me più importante e che vale la pena di essere sottolineato: la passione. Mi ha molto colpito, infatti, questa intervista che Samuele ha rilasciato ai ragazzi di Belin Photo Cafè, in cui spiega come si è avvicinato al mondo del foro stenopeico, come realizza le sue macchine e, soprattutto, perché:
Voglio sgomberare il campo da equivoci: questo non è il mio lavoro, è la mia grande passione e mi piacerebbe che diventasse qualcosa di più, ma come hai giustamente fatto notare è un prodotto di nicchia nella nicchia!!! Spesso vengo invitato ai vari fotoclub presenti sul territorio e le prime reazioni sono generalmente di stupore/meraviglia/incredulità, dopo una mezz’ora scatta la domanda su cosa ne penso della fotografia stenopeica sul digitale e alla fine entra un signore con il camice bianco e una camicia con le maniche molto lunghe! 🙂
Essendo la mia passione, e avendo creato tutto dal nulla, è normale che ci metta anima e corpo e cerco di dare il massimo, anche se devo dire che questo mi viene naturale. Molti clienti infatti sono diventati amici forse proprio per questo spirito “easy” che riesco a trasmettere e che la fotografia stenopeiKa in fondo è.
Per me questo è fondamentale e trovo che non ci sia niente di più bello e romantico di un qualcosa costruito sulla creatività e sulla voglia di farlo nel migliore dei modi, con tutta la naturalezza che la passione regala in questi casi.
La collaborazione prevederà test di nuove macchine StenopeiKa e qualcosina in più, ma non vi anticipo nulla. Io, ovviamente, sono eccitatissima … come potrei non esserlo?!
Rimanete allora su queste frequenze, cari amici!
Lomokino + Ringflash
22 OttL’altra sera pensavo: come posso utilizzare il Ring Flash sulla Lomokino senza un adattatore? Come posso mettere poi tutto l’accrocco sul cavalletto, visto che non c’è il foro? Risposta: nastro isolante e fazzoletto, semplicissimo. Ah, quante cose si possono fare con queste due cose insieme! Sono così utili che ormai non esco più di casa senza averli dietro, nella borsa. Pensateci: si può accroccare un 35mm dentro una macchina medio formato per avere gli sprocket holes; si possono tenere insieme accessori incompatibili come nel caso del Ring Flash con il cavalletto e la Lomokino; ci si può curare un naso sanguinante, tamponandolo con un fazzoletto tenuto fermo dallo scotch … ok, la smetto. Però è un dato di fatto che sono due oggetti utilissimi, guardate un po’ come mi hanno risolto la questione:
Non mi sono messa a fare il tutorial ma se proprio volete sapere come ho fatto, ho semplicemente staccato con i denti i pezzi di nastro isolante e l’ho messi a caso, legando il tutto come fosse un insaccato; il fazzoletto, invece, mi è servito per stabilizzare la base del Ring Flash sulla testa del cavalletto. Ormai dovreste saperlo che l’approssimazione è la mia filosofia di vita. Non vi racconto, però, del momento in cui mi sono resa conto che il flash aveva le pile scariche e ho realizzato che dovevo smontare tutto (…).
Detto questo, il risultato è questo video qui, che ho intitolato “Scribble”, eseguito come al solito applicando alla Lomokino la lente della Holga, in questo caso una Close-up 12 cm. Ho chiuso il diaframma a f/11 e poi, una volta scansionati i fotogrammi, ho montato tutto con l’efficientissimo Windows Movie Maker. Spero vi piaccia.
Ah, le mani non si dovevano vedere ma sono comunque contenta perché ero sicura di aver sprecato un rullino.
Su Vimeo è qui.
das Ende
8 SetHo fatto un nuovo video. Non ho molto da dire a riguardo, l’ho realizzato esattamente come il video del carillon. Eccolo qui:
L’ho pubblicato anche su Vimeo.
Analogue Daydreams – The art of Holga photography by Jim Elson
28 FebHo già condiviso sulla pagina di facebook questo bellissimo documentario sulla Holga girato a Berlino ma ci tenevo a pubblicarlo anche qui.
Godetevelo.
LomoKino: alcune digressioni e impressioni
21 FebFinalmente eccomi qui a parlarvi del nuovo arrivo: la Lomokino. Chi mi segue su Facebook sa che a natale ho trovato sotto l’albero l’ultima uscita della Lomography, di cui avevo già parlato. Vi avevo anche promesso che avrei fatto una review con le mie impressioni di utilizzo. Lo so che è quasi Pasqua, spero perdonerete l’enorme ritardo e preparatevi perchè sarà un post lunghetto ma, spero, succoso.