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Lomokino + Ringflash

22 Ott

L’altra sera pensavo: come posso utilizzare il Ring Flash sulla Lomokino senza un adattatore? Come posso mettere poi tutto l’accrocco sul cavalletto, visto che non c’è il foro? Risposta: nastro isolante e fazzoletto, semplicissimo. Ah, quante cose si possono fare con queste due cose insieme! Sono così utili che ormai non esco più di casa senza averli dietro, nella borsa. Pensateci: si può accroccare un 35mm dentro una macchina medio formato per avere gli sprocket holes; si possono tenere insieme accessori incompatibili come nel caso del Ring Flash con il cavalletto e la Lomokino; ci si può curare un naso sanguinante, tamponandolo con un fazzoletto tenuto fermo dallo scotch … ok, la smetto. Però è un dato di fatto che sono due oggetti utilissimi, guardate un po’ come mi hanno risolto la questione:

Non mi sono messa a fare il tutorial ma se proprio volete sapere come ho fatto, ho semplicemente staccato con i denti i pezzi di nastro isolante e l’ho messi a caso, legando il tutto come fosse un insaccato; il fazzoletto, invece, mi è servito per stabilizzare la base del Ring Flash sulla testa del cavalletto. Ormai dovreste saperlo che l’approssimazione è la mia filosofia di vita. Non vi racconto, però, del momento in cui mi sono resa conto che il flash aveva le pile scariche e ho realizzato che dovevo smontare tutto (…).

Detto questo, il risultato è questo video qui, che ho intitolato “Scribble”, eseguito come al solito applicando alla Lomokino la lente della Holga, in questo caso una Close-up 12 cm. Ho chiuso il diaframma a f/11 e poi, una volta scansionati i fotogrammi, ho montato tutto con l’efficientissimo Windows Movie Maker. Spero vi piaccia.

Ah, le mani non si dovevano vedere ma sono comunque contenta perché ero sicura di aver sprecato un rullino.

Su Vimeo è qui.

LomoKino: la novità Lomography per creare mini-movie

4 Nov

E’ appena uscito il nuovissimo prodotto della Lomography, come si preannunciava l’altro ieri. Si chiama LomoKino e, dopo tanti indizi e attese, è venuto fuori che si tratta di una fotocamera capace di impressionare 144 fotogrammi in sequenza su una normale pellicola 35mm che, una volta montati, possono dare vita ad un video di circa 50 secondi in perfetto stile lo-fi.

Ora, io ovviamente non l’ho mai avuta tra le mani, quindi posso solo dire la mia opinione in base alle informazioni che si trovano in rete. Quindi cerchiamo semplicemente di capire un po’ meglio il prodotto, specialmente dopo il delirio e la confusione che si sono creati la mattina del lancio sulla pagina di Facebook (accidenti, manteniamo la calma!).

L’idea della LomoKino la trovo interessante. Credo che sia dai tempi della Spinner360 che la Lomography non sfornava un prodotto originale e nuovo. Certo, l’idea dei fotogrammi in sequenza capaci di creare dei mini-movie era già stata sfruttata con le toycamera multilente come la Actionsampler o la Supersampler, ecc. Però probabilmente la LomoKino è un po’ più controllabile a livello di diaframmi, che si possono modificare durante la “ripresa”. Tra l’altro, il design retrò lo trovo vincente, richiama l’idea delle vecchie cineprese a pellicola. Continua a leggere