Polaroid PoGo: manipolazioni analogiche dal mondo del digitale

4 Gen

E’ il primo post del 2011! Auguro a tutti i miei lettori un buon inizio anno!

Non vedo l’ora di parlarvi di quello che ho trovato sotto l’albero! Comincio subito da questa simpaticissima stampante portatile della Polaroid della quale sono entusiasta! Sì, perché ci si può veramente divertire moltissimo.

polaroid-pogo1

La stampante PoGo è piccola e leggera, pensata per essere portata in giro assieme alla nostra fotocamera digitale. Si scatta una foto, si collega la fotocamera alla stampante e in 60 secondi si otterrà una stampa di 5 x 7,6 cm che può essere appiccicata ovunque grazie all’adesivo posto sul retro. Si possono anche stampare le foto scattate con il cellulare, trasferendole alla PoGo via Bluetooth. Non vi illudete, però: la qualità delle immagini è piuttosto bassa e la carica della batteria dura pochissimo. Dopo poche stampe, si scarica completamente: dubito che la porterò in giro senza carica batterie.

Come funziona la stampa? La PoGo sfrutta la tecnologia Zink, che sta per “zero ink”, niente inchiostro. Infatti, la stampante utilizza un sistema che, attraverso il calore, attiva i cristalli di ciano, magenta e giallo inseriti all’interno dei fogli stessi.

Arriviamo ai costi: la PoGo è venduta nello shop della Polaroid a 59,90 $ (circa 45 €) e in quello dell’Impossible Project in edizione speciale a 65 €, ma in rete si trova a molto (mooolto) meno. Basta cercare un po’ e si trova l’offerta giusta. Il package comprende: la stampante, un pacco di zink photo paper da 10, la batteria e il carica batterie. Le ricariche di fogli zink si trovano facilmente e sono abbastanza economiche. Anche qui, bisogna cercare qualche offerta e farne una buona scorta.

La Polaroid ha anche prodotto una fotocamera digitale con la stampante PoGo integrata e ora è in uscita una nuova PoGo che stamperà, sempre con il sistema senza inchiostro, immagini più grandi (10 x 7,5 cm) con la possibilità di aggiungere la classica cornice polaroid grazie ad un’app per Android e Iphone.

Ok, ma dov’è il divertimento in tutto ciò?

La prima volta che ho visto la PoGo ho pensato che fosse un mero surrogato delle vecchie Land Camera. Come se la Polaroid volesse rimediare al fatto di aver chiuso la produzione delle pellicole istantanee e di aver lasciato tutti noi orfani. Poi, un giorno, sono capitata per caso su questo video di Dippold e Hippoyard e ho visto le cose da un altro punto di vista.

Come potete vedere, la carta zink è manipolabile tanto quanto le vecchie pellicole Polaroid! Non ho potuto reprimere il mio istinto ludico di pasticciare, di fare intrugli e trasformare! Per di più, l’idea di sperimentare e vedere da un’altra prospettiva le fotografie digitali, che io considero un po’ fredde rispetto alla pellicola, mi ha intrigato ancora di più! Così, appena ho ricevuto la PoGo, ho cominciato subito a manipolare!

Seguendo il tutorial di Dippold e Hippoyard, questi finora sono i miei risultati:

Zink photo paper – manipolazione con acetone e graffi

Zink photo paper – manipolazione con acqua

Zink photo paper – manipolazione con acqua

La prima e la seconda foto le ho scattate con uno smartphone. Mi sono divertita ad usare un’app per Android, Retrocamera, che trasforma nel mood delle vecchie toycamera le fotografie scattate con il telefonino. L’ultima, invece, l’ho scattata con la mia compatta digitale, una Polaroid i1237. Ho dato poi quell’effetto 3D semplicemente attaccando l’emulsione magenta alla foto, dopo averla precedentemente staccata.

La cosa buffa è che tra le caratteristiche ufficiali dei fogli zink si legge: “Smudge-proof, water-resistant, tear-resistant photos“, ovvero: foto indelebile, resistente all’acqua e agli strappi! Noterete invece che con un po’ di acetone la fotografia si altera immediatamente e dopo qualche minuto di immersione nell’acqua, vedrete sciogliersi una pastina gialla.

Rispetto alla manipolazione delle Polaroid,  poi, il processo è più semplice e l’emulsione è molto più resistente: quella della seconda foto, infatti, l’ho addirittura tirata e si è allungata senza rompersi. Devo ammettere che durante l’esecuzione mi sono sentita molto più rilassata rispetto a quando lavoro con le TZ o con le PX … sarà forse perché gli zink photo paper non costano 20 euro al pacco?

Non vedo l’ora di provare le altre tecniche, come quella dello scontrino fiscale e quella del transfer. Che dire? C’è chi si diverte così:

PoGo*OFF – Pogovic at SI FEST 2010 from Frenky on Vimeo.

Pogoricò – Pogovic at Cocoricò from Frenky on Vimeo.

PoGo*party – Pogovic at Deja vu from Frenky on Vimeo.

http://www.facebook.com/Pogovic

http://www.flickr.com/groups/pogovic/

14 Risposte to “Polaroid PoGo: manipolazioni analogiche dal mondo del digitale”

  1. Dupalls gennaio 4, 2011 a 5:11 PM #

    Grande! Ormai le tue recensioni sono un appuntamento fisso!
    Anche io ce l’ho, ma rimando sempre le sperimentazioni a domani, inoltre la mia spesso stampa con delle righe molto fastidiose sulla carta.
    Una domanda: conosci qualche applicazione tipo Retrocamera per smartphone symbian?

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    • holgamydear gennaio 4, 2011 a 5:17 PM #

      Le righe leggere leggere le fa anche la mia … tanto poi alla fine si coprono con le manipolazioni! 🙂

      No, non ne conosco purtroppo! Mi spiace! 😦

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  2. stormy gennaio 4, 2011 a 5:28 PM #

    Interessante questa pogo, avevo visto qualcuno tempo fa che usava gli scontrini per le stampe.
    Per colpa tua mi sto appassionando al mondo polaroid, e sto pensando di rispolverare la image 2, anche se non so se sono manipolabili.
    Ho addirittura pensato pre un attimo di comprarmi il plasticone per fare i mosaici alla Galimberti…

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    • holgamydear gennaio 4, 2011 a 6:14 PM #

      Beeeella la Image 2, ho preso una Image System al mio ragazzo per Natale. Mi piace un sacco il formato “wide”. Il plasticone per il close-up sembra proprio divertente, è vero!! Solo che a fare un mosaico à la Galimberti parte uno stipendio solo in pellicole!! 🙂

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  3. Dani gennaio 11, 2011 a 1:29 AM #

    Anch’io ne ho una! E’ carina e divertente proprio perchè manipolabile…quindi mi fa guardare al digitale con occhi un pò più interessati. Devo dire che in comune con le Polaroid old-school ha la difficoltà nel reperire la carta che non si trova dappertutto perlomeno dove abito io (il cercare pellicole&carta è ormai un secondo lavoro per me!). Non conoscevo tutte le manipolazioni (grazie per le preziose info, come sempre!), infatti mi cimenterò a provarne di nuove…ad esempio quella degli scontrini (che però non ho capito bene…).
    Di applicazioni tipo Retrocamera io conosco “Joyeye Polaroid Lomo Effect” che è quella che uso io sul Nokia6700.
    Ciao!!

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    • holgamydear gennaio 11, 2011 a 7:56 AM #

      Io ho preso le zink a 21 euro per 100 fogli! Non mi è sembrato male come prezzo guardando in giro. Le ho prese in un negozio online inglese (le spese di spedizione pure, molto convenienti!).

      La manipolazione con lo scontrino è tutta da provare! Anche io sono curiosa, vediamo cosa esce fuori! 🙂

      Grazie per la segnalazione di Joyeye Polaroid Lomo Effect, io di smartphone non ci capisco niente! 😛

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  4. enrica giugno 11, 2011 a 10:24 AM #

    Ciao! Ho trovato il tuo blog cercando info sulla Pogo che ho appena acquistato ed ho scoperto che anche queste foto si possono manipolare! Io ho fatto esperimenti solo sulle foto “da pellicola” facendomi guidare dal libro di Karen Michel “the complete guide to altered imagery”, ma vedo che c’è tutto un mondo di esperimenti di cui non sapevo nulla! Il tuo blog è molto interessante, adesso me lo leggo per bene,ciao ciao!

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    • holgamydear giugno 11, 2011 a 1:19 PM #

      Ciao Enrica! Ti ringrazio, sono contenta che ti sia utile e che ti sia piaciuto questo blog! 🙂
      Non conosco quel libro, ora mi vado a documentare! 😉

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  5. Carlo Guarrasi novembre 1, 2011 a 10:26 PM #

    Ciao, mi sai dire quando uscirà la stampante di formato superiore?
    la pogo mi sembra molto simpatica come alternativa (seppure con tanti limiti) alla manipolazione delle polaroid, che tra l’altro costano un botto e quelle moderne sono pure meno manipolabili rispetto alle sx-70.
    Grazie mille per la scoperta

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  6. fedorpuchingert9 luglio 27, 2015 a 8:46 AM #

    vistantaneapolaroid.wordpress.com

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  1. Tweets that mention Polaroid PoGo: manipolazioni analogiche dal mondo del digitale « Holga My Dear -- Topsy.com - gennaio 4, 2011

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  2. Polaroid Grey Label: i nuovi prodotti deludono gli affezionati « Holga My Dear - gennaio 10, 2011

    […] non è proprio una novità: si tratta della nuova stampante PoGo, di cui avevo già accennato in un post precedente. La tecnologia è sempre la Zink, ovvero stampa a calore che attiva i cristalli di […]

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