Lomography Belair X 6-12, che ve lo dico a fare?

3 Gen

<pistolotto>Ed eccoci qui, il primo post del 2013. Non pubblicherò le statistiche che i folletti di WordPress hanno calcolato per me, non farò nessun buon proposito, nemmeno che riguardi la fotografia, il blog, e cose di questo genere. La confusione, meine Freunde, è ancora tanta nella mia testa. Il 2012, se mi avete seguito un poco, è stato un anno decisamente fuori dal normale per me e credo proprio che quest’anno nuovo lo sarà altrettanto. Cosa farò?  Avrà senso quello che farò? Ma soprattutto, farò finalmente qualcosa? Queste domande affollano la mia mente bacata da molti mesi, ormai, in un caotico mix di tedesco, inglese e italiano. Ho un’unica speranza: fare tantissime esperienze, belle o brutte, ma che mi facciano crescere e diventare una donnetta forte e risoluta, con le idee chiare (poter fare delle affermazioni del genere e crederci veramente è ciò che amo di più dei primi giorni di gennaio. Se non ci fossero, dovrebbero inventarli!).</pistolotto>

Bene, dopo le futili ciance dell’anno nuovo, veniamo al nocciolo della questione: la Belair. L’ho provata? Sì. Mi è piaciuta? Certo, che ve lo dico a fare? Anche se …

… non ho potuto fare tutte le prove che volevo, cioè testare entrambe le lenti, le mascherine, e tutto quello che una recensione con tutti i crismi prevede. Sì, è il primo post dell’anno e già mi sto a giustificare. Lo so, lo so, ma ho pensato di fare le cose con calma e per bene, mia nonna dice sempre che “la gatta frettolosa fece i figli ciechi” e io, di fronte alla saggezza di un’anziana di 93 anni, non oso nemmeno fiatare.

Per ora, quindi, vi mostro solamente i sei scatti fatti con la mascherina 6×12 e la lente grandangolare (58mm). Ho pensato che una bella giornata di sole a Terminillo sarebbe stata perfetta per la Belair: paesaggi innevati, ghiaccioli e strade di montagna.

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<lamentele>La pellicola è una Rollei Retro TONAL 100 esposta a 100 ISO e sviluppata con Rodinal R09 One shot (il solito!) in soluzione 1+50 per 13 minuti. Questa pellicola è odiosa, non si stira mai, la detesto. Tra l’altro, ci si è messo pure lo scanner che m’ha fatto un po’ di storie a scansionare questi scatti, le bande che vedete lungo le foto non sono assolutamente presenti nei negativi. Bah, ultimamente non mi funziona niente, ogni cosa che tocco mi si rompe tra le mani. Ve l’ho detto che la mia LC-A s’è rotta? Uff. Non divaghiamo, però.</lamentele>

Ho trovato la Belair piuttosto leggera e pratica nell’utilizzo. Una volta chiusa, non ingombra spazio inutile nella borsa, specialmente se – come me – vi portate dietro più di 3 macchine ogni volta. Alcuni di voi che l’hanno provata prima, mi hanno riferito che si apre male e che la chiusura del soffietto è troppo macchinosa. Ebbene, devo essere sincera, non mi aspettavo certamente una macchina perfetta, in fondo si tratta di un giocattolo, di una toy-camera che cerca di essere seria. Ogni volta che la chiudo, infatti, faccio attenzione che tutto si incastri e vada dove deve andare (…).

Montare le lenti è molto semplice ed intuitivo, ma non sono una fan del cambio obiettivo; se decido di usarne uno, continuo con quello che ho scelto. In ogni mirino sono presenti delle guide che vanno seguite a seconda del formato che si sta utilizzando. La qualità delle lenti è quella della plastica e i pallini bianchi che vedete nella seconda e nella terza foto sono lens flare dovuti al controluce. Se vi interessa, da pochi giorni, sono in promozione, sullo shop della Lomography, le lenti in vetro prodotte in collaborazione con la Zenit e pare che siano decisamente migliori. Il costo è piuttosto elevato, specialmente il prezzo pieno, per cui questa volta non farò da cavia, perché ahi, ahi, ahi, no tengo dinero.

Un aspetto negativo che ho rilevato è che il rullino riavvolto non si stringe bene e si verificano delle infiltrazioni di luce dall’alto e dal basso della pellicola. Solitamente è un effetto che mi piace, ma non lo avevo previsto su una macchina nuova, accidenti! Credo dipenda dal supporto che ho evidenziato qui:

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Ho notato, infatti, che anche la Diana + e la Agfa Clack hanno lo stesso sistema per incastrare la pellicola e puntualmente mi ritrovo quelle infiltrazioni. Come evitarle? Immagino sia sufficiente mettere il rullo immediatamente in un contenitore apposito oppure sigillarlo con la carta stagnola, cercando di non fargli prendere luce. Vi farò sapere. Anche voi avete avuto questo inconveniente con la Belair?

Per ora è tutto, presto proverò altre pellicole, l’altra lente e le altre mascherine per avere un quadro più completo. Sono molto curiosa di provare il 6×9 perché mi garba da sempre. Per il momento, posso dire che il formato panoramico 6×12 mi ha entusiasmato e credo proprio che tra me e la Belair ci sia della forte simpatia!

21 Risposte to “Lomography Belair X 6-12, che ve lo dico a fare?”

  1. Pretty in Mad gennaio 3, 2013 a 3:18 PM #

    aspettavo questo post!

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    • holgamydear gennaio 3, 2013 a 3:19 PM #

      Ci ho messo un po’, me la sono presa comoda, come al solito … 😛 Spero ti piaccia!

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  2. Luna gennaio 3, 2013 a 3:35 PM #

    anche io aspettavo questo post!
    ok…ora la voglio, che te lo dico a fare??!! 😀

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  3. da cesena gennaio 3, 2013 a 6:18 PM #

    Ciao ti comunico che ho perso un negativo e forse uno ha preso luce in parte, perché quando ho aperto la macchina il rullo non era ben stretto.
    Ho modificato con dei feltrini adesivi per stringere di più il rullo
    ciao

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  4. da cesena gennaio 3, 2013 a 6:30 PM #

    Il rocchetto vuoto, quello che si gira con la chiavetta non dovrebbe allentarsi, ma credo, anzi sono sicuro che quello della pellicola piena che rimane lento, e che quindi ho frenato.
    Ps: ho già modificato il tappo rendendolo stenopeico, e i risultati sono buoni una super grangangolare (35mm quando la macchina è chiusa.

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    • holgamydear gennaio 3, 2013 a 7:13 PM #

      Ciao, quindi pensi non sia colpa del rocchetto ricevente? Potrebbe essere, proverò anche io, fammi sapere! 🙂

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  5. robert che vola gennaio 3, 2013 a 8:33 PM #

    Certo è una macchina interessante, ma ne ho già tante…aspetto un poco…ma il 6×12 deve essere proprio super…aspetto di vedere altre foto….intanto risparmio un poco 🙂
    robert
    PS. sulla mia holga ho usato un po di gommapiuma adesiva per frenare i rullini

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    • holgamydear gennaio 3, 2013 a 8:35 PM #

      Vediamo col colore se ti convinco di più! Io con la Holga non ho mai avuto questo problema, pensa! Credo che la Holga sia la macchina più affidabile che io possegga! 😀

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  6. lacinzietta gennaio 4, 2013 a 12:13 AM #

    Mi piace un sacco la 5

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  7. Minchi gennaio 4, 2013 a 11:34 AM #

    Anche a me piace molto la 5 😀

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  8. Fabrizio gennaio 6, 2013 a 5:05 PM #

    Io ho rotto il supporto del mirino del 58 perché ho fatto lo sbaglio di lasciarlo sempre montato e una delle alette di plastica ( molto,troppo sottili ad onor del vero) si è staccata lasciando l’oculare molto provvisorio. Non mi ha mai convinto la scelta di applicare il mirino in maniera così posticcia e oltremodo esposta. Un plauso al Lomoshop di Parigi che me lo ha prontamente sostituito completamente aggratis. Adesso lo monto ogni volta che devo scattare e poi lo rimuovo ( che sbattimento però )

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    • holgamydear gennaio 6, 2013 a 6:23 PM #

      Maddai? Pazzesco! Ora che me lo dici, lo tolgo immediatamente visto che l’ho appena messa in valigia! Grazie di esser passato. 🙂

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  9. da cesena gennaio 11, 2013 a 7:12 PM #

    Ciao forse ho capito perché ti sono venute le righe nella scansione.
    io ho lo scanner 750 epson quando scansioni non bisogna mai mettere i negativi (tipo il digitaliza) dalle parte dove comincia a scansionare (lato verso la cerniera del coperchio) perchè ha bisogno di un paio di centimetri liberi.
    Le righe me la ha fatte cosi.
    ciao

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  10. gino gennaio 29, 2013 a 12:34 PM #

    devo dire che dopo aver sviluppato il primo rullo fatto in bn credo proprio che continuerò per questa strada! certo è che le foto fatte con quello a colori sono state proprio brutte per colpa mia, ma questo la early grey mi hanno ripagato del mezzo passo falso fatto con l’altro…se hai voglia di vederle: http://www.lomography.it/homes/bombuzaka/albums/1928191-early-grey-with-jetsetter

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    • holgamydear gennaio 29, 2013 a 1:04 PM #

      🙂 evviva! Io ho fatto un rullo a colori l’altro giorno, appena posso lo porto a sviluppare!

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Trackbacks/Pingbacks

  1. København’s postcards – pt.I | Holga My Dear - marzo 21, 2013

    […] rullo della Belair, invece, ha riportato dei lightleaks dovuti al problema del riavvolgimento di cui vi avevo […]

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