DIY Last Camera: light leaks a piacimento

Sono un po’ in ritardo con le novità, accidenti! Volevo parlarvi al volo di questa nuova macchina della Superhadz, la “Lomography” giapponese, uscita lo scorso ottobre. Si chiama “Last camera” ed è una DIY 35mm proprio come la Recesky. In parole povere, è venduta in tutti i suoi pezzi e sta a noi divertirci a assemblarla. Fin qui, nessuna novità particolarmente rilevante.

Sono due però le caratteristiche che, a mio parere, rendono la DIY Last camera appetibile. La prima è che nel kit sono comprese due lenti: un bel grandangolo di 22mm e un normale da 45mm; la seconda è qualcosa di inutile ma molto sfizioso, ovvero il dorso per i light leaks. La trovo una cosa veramente ingegnosa! In pratica, si può dosare il grado delle infiltrazioni di luce, dando alle proprie foto i classici effetti lo-fi di una toy-cam davvero usurata.

Come si vede dalle foto, c’è quel selettore in basso che ha un buchino minuscolo, dal quale far entrare quel poco di luce che basta per “rovinare” la pellicola e dare l’effetto bruciato. Immagino che per alcuni questa possa suonare come un’eresia, un difetto assolutamente non auspicabile se si fa della fotografia analogica. Beh, ecco, immagino che se seguiate questo blog non siate dei puristi, ma meglio chiarire: qui si parla di plastica. L’effetto a cui mi riferisco dovrebbe esser una cosa del genere:

Fonte immagine: http://shop.holgadirect.com/collections/superheadz/products/superheadz-last-camera

Il fatto è che questo tipo di light leaks sono spesso ottenibili, come dicevo poc’anzi, con fotocamere piuttosto rovinate, vecchie e di pessima qualità. Per dirne una, difficilmente riesco ad avere una cosa simile con la mia Holga. Per lo meno, la mia proprio non lo fa. Infatti, con fotocamere nuove, anche se in plastica, non è sempre possibile. Dunque, se si cerca esattamente questo difetto, perché non avere una macchina che lo fa ad hoc?

La risposta alla domanda, mi duole dirlo, è negativa: perché costa un bel po’. Il prezzo della DIY Last Camera (che non è l’ultima fotocamera analogica che verrà prodotta per sempre, per la miseria!) è di 49,95 dollaroni/4095 Yen, cioè circa 38 euro (su HolgaDirect.com costa anche di più). Considerando che va montata completamente, a mio parere sono tanti, soprattutto pensando alla cara Recesky che costa solo 9-15 euro! Immagino (e mi auguro) che la qualità della plastica sia migliore rispetto a quest’ultima, dato che non ci sono vitine da utilizzare, ma tutto si costruisce per incastro.

Guardate qui come si divertono, alla faccia mia:

Gran peccato, mi piacerebbe giocarci. Mi diverto sempre come una matta con queste cose vagamente nerd, in cui ci si deve rimboccare le maniche e costruire un qualcosa che poi si può usare davvero e nello stesso tempo, imparare qualcosa a riguardo. Come la macchina fotografica di Topolino, chi di voi non ha collezionato i quattro numeri con pazienza per poi assemblare i pezzi? Io, a 6 anni, l’ho fatto.

M’ero divertita.

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